giovedì 25 novembre 2010

In una società "civile" ovviamente alla violenza si risponde con la violenza


Emilio Fede afferma che gli studenti partecipanti a questa manifestazione violenta vadano "menati" ( sbaglio o sarebbe rispondere alla violenza con la violenza?)
E in un popolo "CIVILE" quale siamo OVVIAMENTE viene proposta la PUNIZIONE CORPORALE su chi compie rivolte violente perchè la cerchia di "intoccabili" al governo giocherella con il futuro dell' istruzione, mettendosi soldi in tasca.
A questo punto dirti di spararti equivale ad abbassarmi al tuo misero livello. Credo che un "fatti furbo" sarebbe la forma più sbrigativa per sottolineare il mio disappunto...
Quando si arriva a rivolte violente, anche se a causarle è l' irruenza di un gruppo di giovani, è perchè il diritto di parola di parte del popolo non ha in questa società "civile" il valore di mezza parola di un politico.
Nessuno nega il diritto di parola nel caso in cui questo faccia comodo e tanto meno lo ignora, specialmente se a parlare è l'ignoranza o la contraddizione. 
Bene, pensiamo solo al fatto che coloro che tengono le redini del nostro paese sono i primi a parlare con questa voce.