giovedì 30 giugno 2011

1984 IS COMING

Il governo italiano ha in questa settimana messo in gioco la possibilità di una "regolamentazione" che censurerebbe internet.
Dal 6 Luglio l' Agcom (autorità per le comunicazioni) potrebbe far passare questa regolamentazione e  provvedere alla chiusura di interi siti internet sulla base di un qualunque sospetto di violazione del copyright.
Ciò significherebbe impedire l'accesso agli utenti italiani a siti interamente adibiti alla violazione del copyright o i cui server sono posti all'estero senza bisogno di un regolare processo, quindi saltando l'autorità giudiziaria.
Possono bloccare l'accesso a qualunque sito per la sola accusa di contenere file che violano i diritti d' autore.
Come se un' Autorità potesse decidere di volta in volta se un soggetto è completamente dedito al furto oppure solo in parte e sanzionarlo senza alcun processo.

"Le restrizioni all’uso di internet costituiscono una violazione di diritti umani fondamentali, anche perché internet facilita la piena realizzazione di altri diritti come quello all’educazione, alla partecipazione alla vita culturale e sociale e alla libertà di espressione, oltre a promuovere lo sviluppo della società nel suo insieme”  Parole di Frank William La Rue
L' ONU ha già preso in considerazione come violazioni dei diritti umani per restrizioni della rete la Siria, la Cina, l' Egitto e anche la Francia.
Tali restrizioni comprendono:  accesso negato a specifici siti web, a indirizzi IP, a estensioni di nomi di dominio, onella rimozione del contenuto dei siti dal server in cui sono custoditi, o nel filtraggio utilizzato per escludere le pagine che contengono parole chiave o altri contenuti specifici.
Secondo il Relatore speciale dell' ONU gli Stati devono limitare il più possibile le restrizioni al flusso di informazioni via web. Queste limitazioni sono ammesse solo in caso siano necessarie a tutelare altri diritti umani fondamentali . In ogni caso, però, gli Stati devono procedere immediatamente alla depenalizzazione della diffamazione attraverso internet”.
Egli inoltre esorta gli Stati ad abrogare o modificare le normative a difesa del copyright che prevedono di scollegare gli utenti , e ad astenersi dall’adozione di tali leggi.

Anche i membri dell' Agcom sono divisi sulla questione. Sarebbe quindi opportuno far attivare ogni singolo individuo a favore della libertà di informazione e fare il possibile per invitare queste autorità a preservare la libertà della rete. Da qui nasce l' appello che necessita però l' unione di numerose voci per avere un seguito, quindi vi invito a diffondere e inviare il proprio appello:
Petizione Avaaz contro la censura della rete.












Un tentativo di imitare il minamor di 1984?