sabato 8 gennaio 2011

The road to decadence

Ho letto di recente il libro da cui è tratto il film "The Road", appunto "La Strada" di Cormac McCarthy.
Già dalle prime pagine la lettura porta a pensare spesso che le parole scritte su quelle pagine non siano così lontane da ciò che un giorno potrebbe essere la realtà: si parla di una terra straziata, tornata all' assenza di civiltà e tecnologia, priva di ogni tipo di risorsa energetica, gli animali sono ormai tutti pressochè estinti e l' umanità è decimata e tornata a uno stato di vita primitivo. I pochi uomini rimasti sono costretti a lottare per la sopravvivenza, il denaro non ha più alcun valore e si vive come cani randagi braccati da predatori, cibandosi di ciò che si trova o arrivando all' estremo cannibalismo. Il clima è rigido, tutto è stato dato alle fiamme, foreste e città comprese, le acque sono imbevibili, le pioggie nere, tutto è in rovina e ricoperto da uno spesso strato di cenere. La vita è oramai senza speranza e il limite che divide la vita dalla morte è oramai quasi indistinquibile.

Ogni singola pagina trova spunti per pensare senza mai dare risposte. In particolare non viene mai fatto riferimento alle grandi catastrofi che portano tutto a quelle condizioni...
Trovate che questo scenario sia fantascientifico? Io non direi.
Facciamo qualche confronto molto generale tra il pensiero di oggi e quello del passato.
Il problema delle acque inquinate una volta non si poneva nemmeno, oggi invece le acque di molti fiumi sono imbevibili, i pesci di alcune zone immangiabili o addirittura malformati dalle sostanze chimiche contenute nell' acqua, in cui finisce tutto ciò che le industrie gettano via.

Il numero degli animali era di gran lunga superiore, molte specie oggi estinte erano allora prospere e non c'erano intere generazioni di animali nati, vissuti e morti in cattività, nè stragi per puro capriccio dell' uomo riguardo moda o cibi pregiati.

L' aria era pulita e ancora lo smog che oggi occupa una buona fetta dell' aria che respiriamo nemmeno esisteva. Adesso nelle città l' aria è irrespirabile, tutto è annerito dall' inquinamento e per quanto tutto ciò sia dannoso anche alla salute umana non si fa nulla per rimediare.

Le foreste si sono dimezzate da allora, e oggi continuano irrimediabilmente ad essere distrutte.

Le guerre continuano a mietere vittime, innocenti mandati al macello per volontà dei "grandi uomini".

La fame, la povertà, la criminalità aumentano.
Il resto delle considerazioni le lascio a voi.
Termino il tutto con una domanda: guardandoci alle spalle, rispetto a come stavano una volta le cose e come sono cambiate fino ad oggi, come pensate che si evolveranno in futuro?
Come disse Manzoni in un altro contesto...ai posteri l' ardua sentenza.